Appuntamenti nel Santuario
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Fede e caritaÌ€: «Anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli» (1Gv 3,16)
Cari fratelli e sorelle,
1. -mi rivolgo in modo particolare alle persone ammalate e a tutti coloro che prestano loro assistenza e cura. La Chiesa riconosce in voi, cari ammalati, una speciale presenza di Cristo sofferente. E’ cosiÌ€: accanto, anzi, dentro la nostra sofferenza c’eÌ€ quella di GesuÌ€, che ne porta insieme a noi il peso e ne rivela il senso. Quando il Figlio di Dio eÌ€ salito sulla croce ha distrutto la solitudine della sofferenza e ne ha illuminato l’oscuritaÌ€. Siamo posti in tal modo dinanzi al mistero dell’amore di Dio per noi, che ci infonde speranza e coraggio: speranza, percheÌ nel disegno d’amore di Dio anche la notte del dolore si apre alla luce pasquale; e coraggio, per affrontare ogni avversitaÌ€ in sua compagnia, uniti a Lui.
2. Il Figlio di Dio fatto uomo non ha tolto dall’esperienza umana la malattia e la sofferenza, ma, assumendole in seÌ, le ha trasformate e ridimensionate. Ridimensionate, percheÌ non hanno piuÌ€ l’ultima parola, che invece eÌ€ la vita nuova in pienezza; trasformate, percheÌ in unione a Cristo da negative possono diventare positive- La fede nel Dio buono diventa bontaÌ€, la fede nel Cristo Crocifisso diventa forza di amare fino alla fine e anche i nemici-
3. In forza del Battesimo e della Confermazione siamo chiamati a conformarci a Cristo, Buon Samaritano di tutti i sofferenti. «In questo abbiamo conosciuto l’amore; nel fatto che egli ha dato la sua vita per noi; quindi anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli» (1Gv 3,16). Quando ci accostiamo con tenerezza a coloro che sono bisognosi di cure, portiamo la speranza e il sorriso di Dio-
4. Per crescere nella tenerezza, nella carità rispettosa e delicata, noi abbiamo un modello cristiano a cui dirigere con sicurezza lo sguardo. È la Madre di Gesù e Madre nostra, attenta alla voce di Dio e ai bisogni e difficoltà dei suoi figli. -si incammina in fretta dalla Galilea alla Giudea per incontrare e aiutare la cugina Elisabetta; intercede presso il suo Figlio alle nozze di Cana- con fortezza rimane ai piedi della Croce di Gesù. Lei sa come si fa questa strada e per questo è la Madre di tutti i malati e i sofferenti. Possiamo ricorrere fiduciosi a lei con filiale devozione, sicuri che ci assisterà, ci sosterrà e non ci abbandonerà.
5. ... Chi sta sotto la Croce con Maria, impara ad amare come GesuÌ€. - Affido questa XXII Giornata Mondiale del Malato all’intercessione di Maria, affincheÌ aiuti le persone ammalate a vivere la propria sofferenza in comunione con GesuÌ€ Cristo, e sostenga coloro che se ne prendono cura. A tutti, malati, operatori sanitari e volontari, imparto di cuore la Benedizione Apostolica ....
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